Sabato 9 aprile la galleria Kyro Art Gallery ha inaugurato la propria stagione espositiva presentando la mostra personale dell’artista Ilaria Gasparroni, curata da Matteo Galbiati.Ilaria Gasparroni, classe 1989, è una giovane scultrice originaria di Sant’Omero (TE). Laureata nel 2014 con il massimo dei voti presso l’Accademia delle Belle Arti di Urbino in Tecniche del marmo e delle pietre dure, attualmente vive e lavora ad Alba Adriatica, dove si trova il suo laboratorio di scultura. Le sue opere sono estremamente umane e colgono la quotidianità nella sua naturalezza, in una riflessione introspettiva e profonda, portata avanti tramite un’eccellente tecnica compositiva e una perfetta conoscenza dei materiali. “Pare cosa di poco conto, eppure in lei questa connessione motivante e radicale tra persona-artista, animo-carattere permette alle opere di restituire e incarnare un gradiente di umanità sensibile che pochi altri artisti (soprattutto della sua generazione) sanno tenere viva nei propri lavori”. Le sue idee si materializzano a pieno nelle sculture a cui da vita, accompagnando un pensiero che si concretizza nel marmo. Allo stesso tempo, abbiamo la sensazione di rimanere sospesi di fronte alle sue creazioni, come se il tempo si bloccasse e l’atmosfera divenisse più leggera, un vero piacere per gli occhi e per l’anima. Il marmo perde il suo peso e diventa un elemento etereo e incorporeo, esattamente come i nostri pensieri. Il suo modo di riprodurre gli oggetti è tutt’altro che banale, in quanto non concentrato sul cercare di riproporre fedelmente un oggetto, quanto a far sì che quell’oggetto evochi un ricordo: “il nodo centrale delle sue opere, infatti, non è riprodurre pedissequamente un oggetto esattamente così come è fatto, non è la riproduzione veridica della ‘cosa’ la sua mira urgente, nemmeno cerca lo stupore per come e quanto tutto sia fedele al vero, al contrario questo riscontro reale e veridico, esatto nei termini, è secondario rispetto all’emersione dell’immagine di un ricordo, di un’emozione, di un’esperienza comune e diversa in ognuno di noi”. Ecco che le sue sculture riescono a riportare in vita la memoria personale - e non solo - di ciò che è stato e di ciò che attualmente è, creando un flusso costante e ininterrotto tra passato e presente.
La mostra ha un titolo estremamente suggestivo: Ho voluto fermare un ricordo che ha provato a volare via. Con questo progetto, l’artista consolida la collaborazione che già da tempo ha intrapreso con la galleria Kyro Art Gallery. Quest’ultima è stata fondata nel 2018 da Antimo Pascale e Luigi Ciurlia, attivi nel panorama artistico, con particolare attenzione verso l’opera di artisti emergenti. La mostra è composta da sette sculture, realizzate appositamente per questa esposizione, le quali costituiscono sette tappe di un viaggio nel tempo che tocca oggetti della vita quotidiana, non fini a sé stessi ma portatori di un ricordo, che sia legato all’infanzia, ai giochi, alle fantasie della gioventù e dell’età adulta.
Il progetto, nato da una collaborazione con i galleristi e il curatore Matteo Galbiati, critico d’arte e docente universitario, è frutto di un lungo e accurato studio, che riflette la cura e l’attenzione che l’artista Gasparroni ripone nei propri lavori. La mostra acquisisce un ulteriore e più profondo significato alla luce della recente e dolorosa perdita di Luigi Ciurlia, a cui il progetto è stato totalmente dedicato.
Per ulteriori informazioni:
Kyro Art Gallery,
via P.E. Barsanti n. 29, Pietrasanta (LU)
39 3341147775
0584 300701
*Citazioni di Matteo Galbiati